"El abrazo" di Juan Genovés (1930-2020), 1976, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía
Attraverso frammenti di testi letterari e saggistici, copertine di giornali, locandine, fotogrammi di film e altri materiali multimodali, l’obiettivo della mostra è quello di fornire una panoramica il più ampia possibile delle fasi di cambiamento, disincanto e crisi che hanno caratterizzato la storia della Spagna in questi cinque decenni, partendo dalla celebrazione dell’arrivo della democrazia. Nel 1975, dopo la morte del dittatore Francisco Franco, la Spagna intraprese un arduo cammino verso la piena democrazia che, in una prima fase di transizione, vede il passaggio graduale a un regime che garantirà, dopo quarant’anni di repressione, diritti e libertà. Tuttavia, la realtà post-transizione (1990-2000), caratterizzata dai compromessi politici e dalla moderazione, da tensioni territoriali, dalle critiche a una cultura underground vista come superficiale e dal recupero della memoria storica, porterà a un periodo di disincanto che metterà in discussione alcuni aspetti della transizione alla democrazia. Infine, la terza fase, dagli anni 2000 ad oggi, parla di un paese che, all'interno dell'Unione Europea, ha affrontato diverse crisi, quali le divisioni identitarie, la corruzione, la pandemia, il clima, e altri fenomeni globali. All’interno del LILEC, la mostra rappresenta un'opportunità di approfondire la conoscenza della Spagna contemporanea, mettendo in luce il passaggio dalla dittatura al regime democratico, un processo che ha coinvolto i gruppi sociali, le istituzioni, i media, la letteratura, il cinema e l’arte e che ha avuto un effetto determinante sulla storia del paese. La mostra si inserisce, inoltre, in un progetto didattico e culturale che prevede l’organizzazione di altre attività (incontri, proiezioni) orientate a stimolare il pensiero critico e a favorire un dialogo multidisciplinare con la cittadinanza.
A cura di Iñaki Alfaro, Silvia Betti, Luigi Contadini, Marcello Giugliano, Eugenio Maggi, Paula Marqués, Valentina Nider, Ana Pano Alamán, Natalia Peñín