Dalla pubblicazione di Seuils (1987) di Gérard Genette è ormai trascorso un trentennio e gli studi sul paratesto si sono moltiplicati in settori disciplinari e ambiti letterari molto diversi. Tra le tante categorie genettiane di successo, quella di paratesto si è dimostrata tra le più efficaci per descrivere quel frangente testuale, quel fattore di espansione della testualità che costituisce una delle modalità privilegiate per studiare la dimensione pragmatica dell’opera. Attention au paratexte! era l’avvertimento che Genette lanciava nelleultime pagine dell’opera. Era forse un invito a prestare la dovutaattenzione ai fenomeni paratestuali? Oppure voleva mettere in guardia contro il rischio di trasformare il paratesto in un nuovo “idolo” e “feticcio” testuale, similmente a quanto avveniva da almeno due decenni per la nozione di testo, “chiuso” e indipendente?Da questo monito il convegno prende avvio, declinando il concetto di paratesto in senso ampio, come supporto editoriale e mediatico, eindagando nuove prospettive, nonché gli elementi lasciati in ombra fino ad ora.
15 febbraio:
Aula Pascoli, Dipartimento di
Filologia Classica e Italianistica
Via Zamboni 32
16 febbraio:
Aula Convegni, Dipartimento di
Lingue, Letterature e Culture
Moderne - Via Cartoleria 5