Elias Canetti e La lingua salvata

  • Data: 14 novembre 2019 dalle 14:15 alle 16:30

  • Luogo: Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne, Via Cartoleria 5, Bologna

Canetti

GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE, ORE 14,15-16,30
Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne – LILEC – Università di Bologna
via Cartolerie 5, Bologna

 

Seminario ed evento su
Elias Canetti e La lingua salvata
in collaborazione con il prof. Michael Gottlieb Dallapiazza e con un sentito ringraziamento alla Professoressa Paola Puccini, direttrice del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne – LILEC

 

Programma

Prolusione della dott.ssa Claudia Cerulo su Elias Canetti e La lingua salvata – Storia di una giovinezza / Die gerettete Zunge – Geschichte einer Jugend (primo volume dell’Autobiografia, 1977)

Percorso/spettacolo

LA LINGUA E LA MADRE
La vastità della parola mamma, Elias e Mathilde Canetti

 

Nell’ambito dello spettacolo saranno presenti letture in lingua tedesca (con proiezione della traduzione italiana) da Die gerettete Zunge/La lingua salvata a cura di Claudia Cerulo affidate a studenti del Dipartimento di Germanistica

Uno spettacolo/percorso da La lingua salvata di Elias Canetti (1905-1994) con testi originali e video, con musiche sefardite – legate alla Bulgaria dei primi anni dello scrittore vissuti sulle sponde del Danubio nella città bulgara di Ruse/Rustschuk col suo mondo multiforme di lingue e culture – e ashkenazite; con brani legati alla sua vita come il Lied Das Grab auf der Heide [La tomba nella brughiera] di Wilhelm Heiser impresso nella mente del piccolo Elias cantato dal padre e ricordato proprio ne La lingua salvata; come la musica di Ferruccio Busoni, cara alla madre nel periodo di Zurigo; come la preghiera ebraica del Kaddish, stigmatizzata nelle pagine dedicate alla morte del padre a Londra, e qui simbolicamente presentata nella versione di Maurice Ravel, il grande compositore francese di origine ebraica che nel 1914 la pensò per i lutti che la guerra appena iniziata avrebbe portato. Nella Parigi del 1937 si chiuderà la vita della madre, Mathilde Arditti Canetti. Il percorso è un’immersione nella “vastità della parola mamma”, e in un rapporto madre-figlio intenso fino allo spasimo e centrale nella formazione culturale dello scrittore proprio a partire dalla scelta letteraria del tedesco come lingua d’amore (la «lingua incantata» che la madre gli insegnerà con un metodo molto particolare, che sarà narrato nello spettacolo) e dall’amore condiviso e sconfinato per la lettura.

Un progetto de Il Ruggiero. Ideazione e regia, testi originali e video di Emanuela Marcante (voce recitante, pianoforte) e Daniele Tonini (voce recitante, canto, flauto)

La ricerca musicale si avvale del fondamentale e intenso studio di Antonello Lombardi La scuola dell’ascolto, oralità, suono e musica nell’opera di Elias Canetti (Ut Orpheus Edizioni, 2011)