Michael Dallapiazza in dialogo con
Emanuela Marcante e Daniele Tonini con letture, immagini e musiche di Luigi Nono, Viktor Ullmann, Ilse Weber e Leonard Cohen
Dante e Peter Weiss: nell’interlocuzione continua con il Poeta del grande scrittore e uomo di teatro, l’Inferno è la realtà dei viventi senza giustizia e il Paradiso è il luogo delle Vittime, dei Giusti. Weiss si confronta con Dante già nel romanzo autobiografico degli anni di formazione Fluchtpunkt, Punto di fuga (1962) e quindi in successivi scritti fino a suggellarsi nel nome dell’Olocausto in Die Ermittlung, L’Istruttoria, Oratorio in 11 Canti del 1965. Weiss aveva seguito tra il 1963 e il 1965 il processo di Francoforte contro un gruppo di SS e di funzionari del Lager di Auschwitz: era la prima volta che la Repubblica federale tedesca si poneva a giudice delle responsabilità di specifici imputati.
Dal 1964 Weiss aveva iniziato a lavorare sul cosiddetto Divina Commedia-Projekt, a cui si dedicherà fino al 1969. Il lavoro si concretizzerà in due opere per il teatro: Inferno (1964-1969, mai pubblicato in vita) e Paradiso, pubblicato nel 1965 quindi col titolo Die Ermittlung. L’Istruttoria, che viene rappresentata il 19 ottobre 1965 in quindici teatri diversi tra Germania Ovest ed Est, divenendo una delle opere centrali del teatro di documentazione non solo tedesco. Gli 11 Canti de L’Istruttoria seguono letteralmente gli interrogatori del processo di Francoforte con gli imputati e i testimoni diventando un’opera di poesia di denuncia che interroga da allora ogni pubblico sulla violenza dei Lager, ma anche su ogni perdita di diritti e identità umana che porta con sé ogni sopraffazione.
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