Presentazione del libro LIBRO: In che modo l'immaginazione può salvarci concretamente dal collasso ambientale? Quali pratiche possiamo escogitare per riaccendere nell'uomo un immaginario atrofizzato? Qual è l'efficacia del pensiero utopico, delle narrazioni fantastiche, del romanzo di anticipazione? Che ruolo hanno gli scrittori e gli artisti? E la gente? L'Antropocene ha generato una svolta antropologica irreversibile, determinando la nascita di un nuovo immaginario collettivo. Al centro di tutto c'è la messa in discussione del posto dell'uomo nel cosmo. L'imminenza della catastrofe, lo spirito di allarme che i mutamenti ambientali portano con sé, il senso di sempre maggiore precarietà sociale stanno producendo una vasta narrazione cosmologica che abbiamo appena cominciato a mappare. Ma prima di escogitare delle nuove tecnologie di sopravvivenza, che cosa si può fare di concreto? Come hanno fatto i nostri antenati a resistere a condizioni di vita critiche? Che nesso c'è tra immaginario e resistenza? In un pamphlet a cavallo tra antropologia politica, teoria letteraria e pensiero militante, Matteo Meschiari articola un nuovo paradigma: fiction is action.
L'AUTORE: Matteo Meschiari è saggista e scrittore.
Tra i suoi titoli più recenti: Artico nero. La lunga notte dei popoli dei ghiacci (Exòrma Edizioni 2016), Geoanarchia. Appunti di resistenza ecologica (Armillaria 2017), Appenninica (Oèdipus Edizioni 2017), Neghentopia (Exòrma 2017), Bambini. Un manifesto politico (Armillaria 2018), L’ora del mondo (Hacca Edizioni 2019).