Centro di Ricerche in Filologia e Medievistica Indo-Mediterranea (FIMIM)

Ambiti: Filologie

FIMIM - Filologia e Medievistica Indo-Mediterranea è un Centro di Ricerca (CdR) fondato nel 2015 da Andrea Fassò, Francesco Benozzo e Carlo Saccone.

 

MEMBRI INTERNI AL DIPARTIMENTO:

Francesco Benozzo, Giovanni Borriero, Riccardo Campi, Michael Dallapiazza, Sylvie Laure Duval, Chiara Fontana, Nahid Norozi, Özen Nergis Seckin Dolcerocca, Ines Peta.

 

MEMBRI ONORARI ATTIVI: Andrea Fassò (Professore Emerito), Carlo Saccone (professore Alma Mater).

 

COLLABORATORI ESTERNI: Daniela Boccassini (Università British Columbia, Vancouver), Aicha Chekalil (Université de Blida2, Algeria), Alessandro Grossato (Facoltà di Scienze religiose del Triveneto), Kurosh Kamali (Centro Studi Saʿdi-Shenasì di Shiraz), Elisa Pontini (PhD Università di Bologna).

 

DIRETTRICE: Nahid Norozi (dal giugno 2023 al giugno 2026)

 

 

Cos’è FIMIM, un progetto in estrema sintesi (for English scroll down)

FIMIM è il progetto di un Gruppo di Ricerca costituitosi all'interno del Dipartimento LILEC, attivo dal 7 maggio 2015, fondato da Andrea Fassò (Professore Emerito, filologo romanzo), Carlo Saccone (Professore dell’Alma Mater, iranista e islamologo) e Francesco Benozzo (filologo romanzo e specialista di studi celtici).

Premessa. FIMIM nasce da un’esigenza condivisa da colleghi appartenenti a varie aree disciplinari - in particolare: linguistica, filologia romanza e germanica, iranistica, arabistica, studi islamologici, studi celtici, turcologia e indologia - che hanno insieme constatato l'urgenza di concepire la loro ricerca in un orizzonte più vasto di quello specifico della propria disciplina. Un orizzonte che geograficamente comprende tutta quell'area posta tra il Mare del Nord, il Mar Mediterraneo e l'Oceano Indiano nella quale è nata e si è sviluppata - a partire dagli antichi Mesopotamici ed Egizi – e ha proiettato il proprio multiforme influsso la civiltà di quel Grande Mediterraneo che ha via via coinvolto l’Europa intera e, verso Oriente, ha esteso i suoi confini ben oltre il Caucaso e il mondo greco-bizantino sino a includere i territori raggiunti da Alessandro Magno (impero achemenide e i suoi eredi, civiltà del Gandhara, regni greco-battriani e indo-greci a cavallo tra il terzo secolo a.C. e il III sec. d.C.).

Finalità e obiettivi. In questa prospettiva i promotori di FIMIM hanno ritenuto che la comparazione e lo studio dei fatti storici, culturali, letterari, non può certo fermarsi ai confini linguistici della famiglia neolatina o germanica o delle lingue di area semitica o irano-indiana. Un approccio interdisciplinare e interculturale e una attenzione speciale a tutti i fenomeni di scambio, contaminazione e meticciato linguistico-culturale nella letteratura, orale e colta, ben presenti nel medioevo e non solo, sono tra gli obiettivi perseguiti dal progetto FIMIM. Ne sono una testimonianza concreta le sei riviste e le undici collane fondate o dirette dai membri di FIMIM. Le riviste: Quaderni di Filologia romanza (QFR), Rivista di Studi Indo-Mediterranei (RSIM); Studi celtici, Quaderni di Semantica, Quaderni di Meykhane. Rivista di studi iranici (QMEY), Philology. An International Journal on the Evolution of Languages, Cultures, and Texts; e le collane: “Biblioteca di Filologia Romanza” (BFR), “Bactriana. Collana di Studi Indo-Mediterranei”, “Quaderni di Studi Indo-Mediterranei” (QSIM), “Orizzonti medievali”, “Interkulturelle Begegnungen. Studien zun Literatur und Kulturtransfer”, “Gundishapùr. Iranica, Islamica, Indostana” (Centro Essad Bey – CEB), “Kharabat. Collana di letterature orientali” (CEB), “Turchesi e Rubini di Persia” (CEB), “Populäres Mittelalter”, “Il Cavaliere del Leone” (ed. dell’Orso), “Ferdows. Collana di studi iranici e islamici” (WriteUp Books).

Mezzi. Il gruppo di ricerca opera avvalendosi dei normali canali di finanziamento (fondi RFO, fondi per pubblicazioni, convegni ecc.) previsti per le attività dipartimentali, nonché di ulteriori fondi esterni acquisiti anche nella partecipazione o collaborazione dei suoi membri ad altri progetti con centri e istituti di ricerca esterni.

Attività. Il progetto FIMIM si avvale dell’opera di studiosi interni al Dipartimento, sia attivi che in pensione, e di studiosi e collaboratori esterni italiani e stranieri particolarmente qualificati. FIMIM organizza annualmente un ciclo di “Seminari Interdisciplinari di Studi Indo-Mediterranei” (SISIM), iniziato nella primavera 2016. Dal 2018 si affiancano ai seminari SISIM, anche gli incontri e i simposi organizzati nell’ambito del Progetto Internazionale IDA (Immagini e Deformazioni dell’Altro) coordinati da Nahid Norozi e Giuseppe Cecere, che si tengono prevalentemente in primavera. Tutte queste iniziative sono finalizzate alla diffusione dei risultati della ricerca e al confronto con le ricerche in corso condotte da specialisti delle aree disciplinari menzionate. Infine FIMIM coordina una serie di riviste e di collane (per cui v. sopra); promuove o sponsorizza simposi e convegni con uno specifico approccio interculturale e indo-mediterraneo.

Considerazioni finali. A tutt’oggi FIMIM costituisce un raro esempio di vasta collaborazione interdisciplinare tra studiosi di area orientalistica e di area occidentale che ha messo insieme in modo fecondo e continuativo competenze interne ed esterne al Dipartimento LILEC. Il suo progetto vuole altresì segnalare come aree disciplinari certamente poco gettonate dagli studenti e meno frequentate dagli studiosi, come per esempio l’iranistica o la celtistica, possano costituire il lievito per iniziative di ricerca e di disseminazione culturale di portata e raggio spesso insospettati, comunque capaci di contribuire in positivo a meglio definire l’identità complessiva del Dipartimento.