Il dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne (LILEC) dell’Università di Bologna e il Museo Civico di Modena hanno avviato una collaborazione formale che prevede, tra altre forme di collaborazione, anche la progettazione di una mostra da realizzarsi nel 2025 negli spazi del Museo Civico di Modena.
L’interesse a collaborare da parte delle due istituzioni sul tema dell’Amazzonia, anche in relazione alla Coop 30 che si terrà nel 2025 a Bélem do Pará, è nato dalla recente e parallela acquisizione di materiali radunati da Loretta Emiri nel corso di lunghi soggiorni a scopo umanitario in terra Yanomami fra il 1976 e il 1986. Il LILEC ha ricevuto in dono da Loretta Emiri nel novembre 2022 un fondo documentario e bibliografico sull’Amazzonia e sulle popolazioni indigene composto da volumi, immagini, poster e videocassette, che è stato ordinato e reso consultabile. Il fondo Emiri del Museo Civico di Modena è composto da circa 200 oggetti acquisiti in due momenti diversi, nel 2001 e nel 2023.
Il progetto ha preso avvio da queste connessioni ma ha poi sviluppato linee di ricerca e collaborazione più ampie, aprendosi a una riflessione su tutti i materiali provenienti dall’Amazzonia, acquisiti dal Museo nell’Ottocento, sulle possibili forme di decolonizzazione del Museo e sulla connessione con il presente delle comunità indigene rappresentate.
La progettazione della mostra e delle iniziative collegate, alcune delle quali potranno tenersi nella sede del LILEC a Bologna, è stata avviata alla fine del 2023 dal gruppo di ricerca “Letterature e Patrimoni indigeni, musealizzazione e decolonialità”
Il gruppo è costituito da:
- Docenti del Dipartimento LILEC (Alessia Di Eugenio, Roberto Vecchi ed Edoardo Balletta);
- Archeologi e storici dell’arte del Museo Civico di Modena (Francesca Piccinini, Elena Righi e Cristiana Zanasi)
- Docente dell’Universidade Federal Rural do Rio de Janeiro (Camila do Valle)
- Docente dell’Universidade do Estadual do Maranhão (Cinthya Martins)
- Docente Universidade Federal do Pará (Jurandir Novaes)
- Docenti e ricercatrici dell’Universidade Federal de Roraima (Veronica Prudente e Sony Ferseck).
Il progetto vede inoltre anche la collaborazione del Projeto Nova Cartografia Social da Amazônia.
Tra i vari obiettivi della collaborazione tra Museo, università e realtà brasiliane:
- la co-costruzione di una mostra presso il Museo di Modena, da realizzarsi nell’autunno 2025, in concomitanza della COP30 sul clima che si svolgerà proprio in territorio amazzonico brasiliano. L’organizzazione della mostra vorrebbe coinvolgere anche studenti e studentesse Unibo attraverso un seminario didattico e avviare la progettazione del trasferimento e adattamento della mostra in un museo brasiliano progettato dalle comunità.
La mostra sarà incentrata sulla riflessione sul concetto di museo, sul tema dell’Amazzonia e del ripensamento dei patrimoni indigeni negli spazi museali europei a partire dall’autorappresentazione e prospettiva dei popoli della foresta che la abitano oggi, in contrasto con narrazioni occidentalocentriche e (neo)colonialiste. L’intento è quello di mantenere un piano divulgativo e di ricostruzione storica e geografica sul contesto specifico a cui si fa riferimento e allo stesso tempo quello di permettere un approfondimento culturale e geopolitico rispetto a temi che connettono lo spazio amazzonico a quello in cui la mostra è situata. Il lavoro del gruppo, in vista dell’esposizione, vorrebbe connettersi ai temi che saranno al centro della discussione (tra i tanti: cambiamento climatico, terra, beni comuni).
- Lavoro di ricerca e di formazione congiunto, con il gruppo di ricerca e con ulteriori figure esterne, su gestione dei patrimoni indigeni nei Musei europei e su possibili interlocuzioni per ripensare congiuntamente rappresentazioni e immaginari, in un dialogo tra antropologia e letteratura;
- Invito presso il dipartimento LILEC e il Museo di Modena di tutti gli esponenti brasiliani del gruppo di ricerca e di Nova Cartografia da Amazonia insieme a 6 esponenti dei popoli tradizionali e/o indigeni amazzonici per permettere loro di partecipare alle discussioni del gruppo e di collaborare con il dipartimento e il Museo di Modena nella realizzazione della mostra, nella co-progettazione della sua devoluzione in Brasile e in altre eventuali attività di ricerca e di divulgazione tra Modena e Bologna.
- Attività di divulgazione ed eventi correlati al progetto da realizzarsi tra Museo di Modena, Università di Bologna e le due città.
L’esposizione sarà il risultato finale di un lavoro di ricerca condotto in collaborazione con il gruppo Nova Cartografia Social da Amazonia e di un lavoro didattico inquadrato attraverso il seminario intitolato “Patrimoni indigeni, musealizzazione e decolonialità”, coordinato dalla dott.ssa Alessia Di Eugenio, in collaborazione con il Museo di Modena (da svolgersi sempre nel 2025).
Tutto il progetto sarà costruito in stretta connessione con comunità, indigene e non, che abitano gli spazi che saranno al centro dei percorsi di approfondimento della mostra.
L’intento della ricerca è da un lato quello di riflettere sulla rappresentazione dell’Amazzonia e dei suoi popoli nel contesto contemporaneo italiano/europeo (significati, figure, prospettive di approfondimento, traduzioni, immaginari letterari e culturali ecc.), dall’altro quello di riflettere sulla decolonizzazione dello spazio del museo in Europa rispetto alla presenza di patrimoni indigeni (attingendo in particolar modo agli studi decoloniali latino-americani e costruendo percorso e prospettive in connessione allo sguardo e alle problematiche contemporanee delle comunità indigene e amazzoniche).